giovedì 30 settembre 2010

Il caso Calearo

Credo che un commento sul caso Calearo sia doveroso e ci tocca da vicino proprio perchè fu l'ospite d'onore alla serata di inaugurazione del nostro circolo nel Gennaio del 2009. Per me che sono lavoratore dipendente del settore metalmeccanico, già allora fu una sorpresa vederlo inserito nelle liste PD dopo che per anni era stato un "falco" di Federmeccanica facendoci "sudare" i rinnovi contrattuali. D'altro canto però forse la sua adesione, che era parsa sincera, al progetto Veltroni, lasciava intravedere una rottura dei consolidato schema impresa=centrodestra. Io stesso ho sempre inteso e spero si realizzi un partito democratico capace di unire imprese e lavoratori nel comune progetto di migliorare il mondo produttivo a beneficio di entrambe le parti. La realtà però si è rivelata diversa da come si sperava. Calearo da quello che si apprende dagli atti parlamentari si è distinto più per le assenze e lo scarso impegno che per proposte e iniziative. Quando poi Bersani è stato eletto segretario dal popolo democratico con le primarie sono cominciati i suoi distinguo fino alla rottura per passare con Rutelli e da ultimo il ventilato passaggio al PDL. Coerenza vorrebbe che essendo stato eletto senza preferenze in una lista bloccata desse le dimissioni da parlamentare ma purtroppo gesti di coerenza in politica se ne vedono assai pochi. Non sono tra quelli che dicono "ve l'avevo detto" oppure "gli imprenditori non verranno mai con voi"  perchè sono sempre convinto che il PD che vuole il nostro segretario Bersani, che ho sostenuto al congresso e che continuo convintamente a sostenere, possa, se mantiene il suo profilo riformista rappresentare anche quel mondo produttivo sano, che rispetta le regole e il territorio che fa innovazione e buona occupazione. Speriamo che alle prossime elezioni ci sia data la possibilità di scegliere attraverso le primarie i nostri rappresentanti da candidare al parlamento e che non si ripetano episodi che sviliscono la politica come il caso Calearo. La base del Pd certamente si farà sentire. Buona fortuna a lui che trovi, a furia di cambiare casacca, quella giusta. Forse nel PDL, in compagnia dei vari Capezzone,Mastella e company maestri del trasformismo.

Luca Mocellin

direttivo PD Tezze
direttivo PD provinciale