Vi invitiamo caldamente a sottoscrivere questa petizione online per il Tribunale di Bassano
Grazie
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mercoledì 30 luglio 2014
sabato 26 luglio 2014
COMUNICATO STAMPA
Il tema profughi e flussi
migratori è talmente delicato e di difficile gestione che andrebbero bandite
tutte le strumentalizzazioni, le facili demagogie, le esternazioni estemporanee
nelle quali il primo cittadino di Tezze sul Brenta, Valerio Lago è assoluto
protagonista nella stampa locale. Il Governo italiano sta compiendo uno sforzo
immane per impedire che il Mediterraneo continui a inghiottire i corpi di
disperati, spesso bambini, che partono da paesi in guerra alla ricerca di salvezza
e faticosamente sta pressando l’Europa affinché
si faccia carico del problema. In attesa di soluzioni però non si può girare la
testa dall’altra parte per non vedere l’emergenza, che diventa meno pressante
se affrontata condividendone gli oneri e le responsabilità. Fare
dell’accoglienza di poche unità di persone, temporaneamente, in attesa di una
sistemazione definitiva che spesso è fuori dall’Italia, una questione meramente
economica è la mistificazione della realtà. Tantomeno un problema di ordine pubblico.
Il sindaco Lago afferma che per dare qualcosa ai profughi lo dovrebbe togliere
ai cittadini di Tezze. Falso, il costo sarebbe a carico dello Stato. Purtroppo
ai cittadini di Tezze viene già tolto troppo visto il livello di tassazione
locale imposta da questa amministrazione. Il comune di Tezze non avrebbe i
mezzi economici per aiutare i propri cittadini in difficoltà e quindi ancor
meno 3-4 profughi. Falso. L’amministrazione Lago in questi anni ha fatto
lievitare le spese correnti per far funzionare la macchina comunale di
centinaia di migliaia di euro, con un gestione a dir poco discutibile dei soldi
dei cittadini, inoltre ha messo in campo un piano di opere pubbliche da milioni
di euro con la quale ha alimentato la propaganda nell’ultima campagna
elettorale. Opere tra l’altro sproporzionate rispetto alle reali esigenze che
sarebbero ad esempio una maggiore attenzione al sociale ed all’aiuto di quelle
persone che a detta del sindaco bussano tutti i giorni alla sua porta. La
realtà purtroppo è che ancora una volta emerge nelle esternazioni e nelle
azioni del primo cittadino di Tezze, la sua matrice ideologica leghista, buona
per far il pieno di voti alimentando le insicurezze dei cittadini. Usare i
crocefissi o le radici cristiane a fini elettorali per poi dimenticarne i
valori di solidarietà e tolleranza è quanto meno meschino. Tezze sul Brenta è una
comunità solidale e generosa e le esternazioni del sindaco non la rappresentano
e non ci rappresentano.
Luca Mocellin
segretario Partito Democratico Tezze
sul Brenta
lunedì 14 luglio 2014
APPELLO PRO TRIBUNALE DI BASSANO
Ordine del Giorno sul Tribunale della Pedemontana
Il presente Ordine del Giorno ha il fine di richiamare l'attenzione sulla
situazione della Giustizia in Veneto e, in particolare, della
giustizia dell'Area cosiddetta "della Pedemontana".
Tutti noi conosciamo i gravi danni che si sono venuti a creare nel nostro
territorio con la chiusura del Tribunale di Bassano e il suo accorpamento con
quello di Vicenza.
La nostra proposta, in concerto con l'ordine degli avvocati di Bassano, le
associazioni di categoria, le amministrazioni locali e i nostri rappresentanti
a Roma (nelle persone dei Senatori Giorgio Santini e Rosanna Filippin), è quella
di riaprire il Tribunale di Bassano facendolo diventare l'ottavo
Tribunale del Veneto, ampliando così il bacino di utenza come la
legge sulla riforma della geografia giudiziaria prevede.
In particolare sono numerosi i vantaggi e i benefici che si creerebbero
dalla costituzione del Tribunale della Pedemontana:
1. Consapevoli della
rilevanza e del ruolo della Giustizia, in particolare quella Civile, nel
sistema economico di un paese e di una regione altamente produttiva come quella
del Veneto, è necessario prendere atto di come la chiusura del Tribunale
di Bassano e il successivo accorpamento con quello di Vicenza (accorpamento
organizzato fra l'altro in modo repentino e non graduale) abbia generato
un allungamento considerevole dei tempi nei procedimenti civili presso
il Tribunale di Vicenza (già prima sottodimensionato e
sotto-strutturato prima dell’accorpamento) che si sono tradotti in ingenti
danni economici e sociali per le famiglie e le imprese, non solo del Bassanese,
ma di tutta la Provincia di Vicenza (nella fattispecie i tempi delle cause
civili erano inferiori di tre volte rispetto alla media nazionale e meno della
metà della media veneta);
2. è dimostrato da
numerose ricerche economiche che gli investitori e le imprese (soprattutto quelle multinazionali)
prendono decisioni di investimento e di insediamento dei loro siti produttivi
anche in ragione dell’efficienza, efficacia e rapidità della Giustizia Civile:
vien da se che, se fosse costituito l’ottavo Tribunale del Veneto dell’Area
Pedemontana, a giovarne dal punto di vista economico non sarebbe solamente
un’Area a cui fa riferimento un bacino d’utenza di 500.000 persone fra le
Provincie di Vicenza, Padova e Treviso (appunto l’ “Area Pedemontana”), ma
sarebbero gli stessi Tribunali dei Capoluoghi appena
citati che verrebbero alleggeriti di un numero consistente di procedimenti e
che quindi vedrebbe migliorare il complesso della Giustizia Civile in
Veneto;
3. L’obiettivo dichiarato
di ridurre le spese dello Stato e della Giustizia (“spending
review”) nella specifica fattispecie con la chiusura del Tribunale di
Bassano si è tradotto invece, già a pochi mesi di distanza dalla chiusura di
quest’ultimo, nella creazione di nuovi costi e sprechi,
non solo dovuti al mancato utilizzo e sfruttamento economico dell’immobile
destinato a divenire la nuova Sede del Tribunale di Bassano (costato
alla collettività 12 mln di euro), ma soprattutto dovuti all’inefficienza
del Tribunale di Vicenza e ai suoi plurimi problemi strutturali e di
dimensionamento che presenta:
chiudere il Tribunale di Vicenza significa pertanto sprecare denaro pubblico;
4. Sono dati ormai accertati, quelli relativi all'arrivo di
denaro sporco, prodotto da attività mafiose, anche nelle nostre regioni. La
zona Pedemontana non è esente, anzi trova ampie possibilità di riciclaggio di
introiti illeciti, dovuti all'attività della criminalità organizzata, che si
sta infiltrando pericolosamente anche qua. Riteniamo pertanto che una
Giustizia efficiente sia il presupposto indispensabile per contrastare fin
d'ora le gravi conseguenze di azioni criminali sempre più
spregiudicate, e che la presenza di un Tribunale della Pedemontana vada nella
direzione giusta.
Per tutti questi motivi, facciamo appello a tutte le Forze Politiche del
territorio, all’Ordine degli Avvocati, alle associazioni di categoria, oltre
che alle amministrazioni locali, provinciali e regionali, di sottoscrivere
e sostenere quest’ordine del Giorno affinché il Ministro di Grazie e Giustizia
Andrea Orlando prende favorevolmente la decisione di riaprire il Tribunale di
Bassano e costituire il Tribunale della Pedemontana.
Partito Democratico bassanese e marosticense
Partito Democratico bassanese e marosticense
sabato 5 luglio 2014
Assemblea pubblica su "Tribunale della Pedemontana".
Cari iscritti e simpatizzanti vi invito a partecipare all'incontro "Tribunale della Pedemontana" che si terrà venerdì 11 luglio 2014 alle ore 20.45 presso il Centro Diurno di S. Giuseppe di Cassola (via Raffaello Sanzio, 16).
Su iniziativa del Partito Democratico della zona del Bassanese e del Marosticense, questo incontro ha il fine di discutere la situazione della giustizia in Veneto e, in particolare, della giustizia dell'area cosiddetta "della Pedemontana".
Tutti noi sappiamo i grandi disagi che si sono venuti a creare nel nostro territorio con la chiusura del Tribunale di Bassano e il suo accorpamento con quello di Vicenza.
La nostra proposta, in concerto con l'ordine degli avvocati di Bassano, le associazioni di categoria, le amministrazioni locali e i nostri rappresentanti a Roma (nelle persone dei Senatori Giorgio Santini e Rosanna Filippin), è quella di riaprire il Tribunale di Bassano facendolo diventare l'ottavo Tribunale del Veneto, ampliando così il bacino di utenza come la legge sulla riforma della geografia giudiziaria prevede.
Luca Mocellin
segretario PD Tezze
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