martedì 22 dicembre 2015

Stabilità 2016 Buone notizie per l'Italia

“Con questa legge di stabilità il Pd sceglie di stare con un Paese che non vuole fare passi indietro ma che invece ha deciso di imboccare il cammino verso una definitiva ripresa, mettendo insieme la crescita al sostegno all’occupazione e alla solidarietà”.
Lo ha dichiarato il senatore Giorgio Santini, capogruppo Pd in commissione Bilancio.
“Tutto si può criticare – ha spiegato Santini – ma esistono verità difficilmente contestabili in questo provvedimento, a partire dalla riduzione delle tasse, che prenderà forma con effetti positivi grazie all’abolizione della tassazione sulla prima casa, dell’Imu agricola, e alle tantissime altre misure che daranno respiro alle famiglie e spinta alla crescita. Abbiamo con questa legge un intervento forte a favore del Sud, con il rafforzamento del credito d’imposta e con la conferma delle agevolazioni per le nuove assunzioni anche nel 2017. Noi – ha detto ancora il parlamentare Pd – abbiamo in testa le famiglie e i cittadini che versano in condizioni non facili. E per questo appoggiamo gli sforzi contenuti nella stabilità per una significativa politica sociale, con misure per le periferie, i disabili, il rafforzamento del fondo per la lotta alla povertà. Noi abbiamo a cuore la sicurezza degli italiani ed è per questo che siamo per una legge che garantisce risorse alle forze dell’ordine e alla difesa. In breve, oggi approviamo una manovra che guarda al futuro dell’Italia. I nostri concittadini sapranno riconoscere i meriti del Governo e di quelle forze che in Parlamento sostengono la sua azione riformatrice, senza la quale tutto sarebbe ancora fermo. Agli altri – ha concluso Santini – lasciamo la vuota protesta populista”.

giovedì 26 novembre 2015

LEGGE SI STABILITA'

LEGGE DI STABILITA' 2016, GIORGIO SANTINI (PD): “BUONE NOTIZIE PER IMPRESE E FAMIGLIE VENETE, RECEPITE MOLTE PROPOSTE DEI SENATORI VENETI DEL PD”
L'impatto in Veneto, oltre un miliardo di tasse tagliate. Fondo per imprese vittime di insolvenze nelle procedure concorsuali. Risorse per scuole paritarie, università, comuni, sociale, CAF, patronati, nuovi contratti a tempo indeterminato, giovani coppie e genitori
Roma 20 Novembre 2015 - “Siamo molto soddisfatti per l'approvazione in Senato della legge di stabilità: nel corso dell'esame parlamentare e all'interno del maxi emendamento sono state recepite molte proposte dei senatori veneti del PD. Le buone notizie per le imprese e le famiglie venete sono molte”. Ad intervenire dopo la lunga maratona in Senato è Giorgio Santini, senatore veneto del PD e capogruppo in Commissione Bilancio, il quale fa il punto della situazione sull'impatto della manovra in Veneto.
“Ammonta a quasi parecchie centinaia di milioni di euro il taglio complessivo di tasse di cui beneficeranno i veneti: - afferma Santini - stiamo parlando ad esempio, nel solo territorio della Regione Veneto, di un risparmio di 200 milioni per il mancato aumento dell'IVA, 300 milioni di euro per l'abolizione della TASI sulla prima casa,160 milioni dal taglio delle tasse sui nuovi contratti a tempo indeterminato. La legge di stabilità rappresenta una forte accelerazione nel cammino iniziato da due anni per dare una prospettiva di crescita al Paese e in particolare alla nostra regione”.
“Per quanto riguarda la casa, un bene che sta a cuore a tutti i veneti, si è fatto molto: - prosegue il senatore dem - viene ampliato l'esonero del pagamento della TASI anche se l'abitazione viene darà in comodato gratuito ad un figlio. Questo intervento si è arricchito di altri provvedimenti sugli alloggi sociali, sulla riduzione dell'imposta per chi affitta a canone concordato, per le situazioni di disagio familiare e di difficoltà.”
Molte le proposte dei senatori veneti del PD che sono state recepite dal Governo. “Abbiamo risposto all'appello dei vescovi e di tante famiglie venete, incrementando di 25 milioni di euro i fondi per le scuole paritarie che, lo ricordiamo, svolgono un servizio pubblico in moltissimi comuni del Veneto. Nella nostra regione sono ben 1405. E'stato costituito un fondo per aiutare le imprese vittime delle insolvenze nelle procedure concorsuali. Abbiamo aumentato il fondo di funzionamento ordinario degli Atenei di 25 milioni e si prevede l'assunzione di giovani ricercatori. Siamo intervenuti anche per limitare i tagli a CAF e patronati ed assicurando risorse per il loro funzionamento.
Da segnalare anche la possibilità per i comuni veneziani di Dolo, Mirano e Pianiga di usufruire del fondo calamità naurali per favorire la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio.
Buone notizie infine anche per i Comuni. Confermato infatti il superamento del patto di stabilità interno: “ Abbiamo inserito norme per migliorare l'utilizzo dei fondi a disposizione da parte dei comuni, in particolare quelli virtuosi, che in Veneto sono molti. - conclude Santini - Sara' invece affrontato dalla Camera il tema delle ex province, oggi enti di area vasta per garantire le loro funzioni essenziali: viabilità e scuola.”

martedì 20 ottobre 2015

Dibattito pubblico a Marostica

                                            Presso la ex-chiesetta San Marco

martedì 29 settembre 2015

Comunicato

Lunedi sera in consiglio comunale a Tezze sul Brenta la maggioranza leghista ha presentato e votato l’ennesima mozione spot sul tema profughi, strumentale e demagogica. Un attacco al governo italiano sulla gestione dell’emergenza sbarchi che stride con la realtà che ci vede invece finalmente protagonisti nella nuova politica europea della condivisione dell’accoglienza dopo un lungo periodo nel quale l’Italia ha svolto in solitudine un immane sforzo umanitario.  Una mozione che sintetizza quello che da mesi il sindaco Valerio Lago predica e promuove ossia chiusura, indisponibilità, rifiuto. Una mozione che contiene anche un’aberrante volontà di costituire il Comune parte civile nel caso di  “…microcriminalità, malattie, violenza..” connesse alla presenza di eventuali profughi legittimando cosi l’idea che esiste una correlazione diretta tra le due cose. La presentazione di questa mozione avviene guarda caso a ridosso dell’arrivo nel territorio comunale di una coppia di nigeriani, cristiani, fuggiti da fame e persecuzioni , lei incinta di 7 mesi, ospiti in un appartamento di privati tramite una cooperativa di Marostica. Come si può leggere da un articolo apparso su un quotidiano locale l’episodio ha scatenato le ire del primo cittadino che dopo il ripetuto invio di tecnici comunali ad ispezionare le abitazioni anche dei proprietari ha minacciato come si legge nell’articolo “…di mandare 50 persone a protestare davanti casa…farò di tutto per mandarli via..”. Riteniamo che certi comportamenti siano incompatibili con il ruolo istituzionale di un sindaco che al netto delle diverse posizioni sul tema immigrazione non può gettare benzina sul fuoco dello scontro sociale, tanto più che siamo di fronte ad una futura mamma che ha attraversato l’inferno per fuggire dal terrore e dalla miseria e che si trova a Tezze autorizzata dal Prefetto. Episodi di intolleranza come quelli successi a Recoaro con l’incendio doloso non devono ripetersi . L’emergenza profughi è diventata ormai strutturale ed è venuto il momento che ognuno si tolga la propria maglietta di ultras e collabori per una soluzione che coniughi solidarietà, rigore e trasparenza consci che il fenomeno è destinato a durare anni. Sull’episodio sopracitato e sul comportamento censurabile del primo cittadino di Tezze sul Brenta chiederemo si dia seguito ad una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno.

Luca Mocellin

Segretario PD Tezze sul Brenta.


lunedì 14 settembre 2015

Bilancio della serata

Serata partecipata venerdi sera a Tezze sul Brenta, la Buona Scuola e la polemica sul “gender” hanno evidentemente suscitato l’interesse dei cittadini. E bravi sono stati i relatori Diego Peron, Gianni Zen e Stefano Fracasso a riportare sui contenuti la discussione fuori da scontri ideologici e strumentali. La riforma della scuola mette risorse economiche importanti dopo anni di tagli, stabilizza migliaia di insegnati precari, scommette sull’autonomia degli istituti, investe nell’edilizia scolastica e nell’innovazione. Crea sinergia con il territorio attraverso il percorso scuola-lavoro che viene potenziato. Quando si affrontano seriamente gli argomenti e si informano correttamente i cittadini tutte le campagne strumentali create ad arte da una certa parte politica si rivelano per quelle che sono, autentiche bufale. Il tema “gender” che da settimane riempie i dibattiti in rete e sui media nulla ha a che fare con la riforma della scuola. Stigmatizziamo come PD bassanese quanti sostengono il contrario. Continueremo anche nei prossimi mesi a riproporre il format di questa serata con l’obiettivo prioritario per noi di informare in modo onesto e corretto i cittadini.




giovedì 20 agosto 2015

Gender nelle scuole? Facciamo chiarezza!


Si sa che a ripetere mille volte una cosa falsa, diventa vera e proprio questo è il caso. Per smontare la bufala abbiamo bisogno di andare per gradi. Tutto inizia con il ddl Fedeli, che ho sottoscritto con convinzione. Esso richiede semplicemente che nelle scuole di ogni ordine e grado venga inserita leducazione alla parità di genere e della prospettiva di genere sulla scia dei gender studies che dagli anni 50 si sono affermati. Il testo è molto breve e lo potete leggere su questo link. In particolare è stato in parte assorbito dallart. 1 comma 16 del Maxiemendamento di cui riporto il testo:

16. Il piano triennale dellofferta formativa assicura lattuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado leducazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dallarticolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui allarticolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.

Per chiarezza espositiva sottolineo che il Maxiemendamento ha UN SOLO articolo. Spesso si sente parlare di art. 16 e questo, di per sé, credo sia spia di quanta poca attenzione è messa nello studio del testo di legge. E evidente a tutti che non vi è alcuna introduzione di qualsivoglia teoria gender. Può essere utile sapere che questo è lunico punto in cui è riportata la parola genere in tutta la legge e che essa non è isolata ma ricompresa nella locuzione violenza di genere. Noi tutti sappiamo bene cosa si intende per violenza di genere. Lart. 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, è invece il seguente:

2. Il Piano persegue le seguenti finalità:
- prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso linformazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne;
- promuovere leducazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere nellambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso unadeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo;
- potenziare le forme di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza;
garantire la formazione di tutte le professionalità che entrano in contatto con la violenza di genere e lo stalking;
- accrescere la protezione delle vittime attraverso un rafforzamento della collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte;
prevedere una raccolta strutturata dei dati del fenomeno, anche attraverso il coordinamento delle banche dati già esistenti;
- prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto delle competenze delle Amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel sostegno delle vittime di violenza di genere e di stalking;

Mi sembra che ci sia poco da spiegare se mai ci fossero stati dubbi. E bene qui fare una piccola parentesi. In alcuni testi che ho letto si dice che il comma 16 ricomprende la legge 93 (o 119 nel caso si riferiscano alla conversione in legge), ma ciò non è vero. Il legislatore ha scritto esplicitamente che si riferisce allarticolo 5, comma 2 e nientaltro. Non avrebbe senso farlo in effetti, visto che il 93/2013 si riferisce, oltre che alla violenza di genere, anche alla protezione civile e al commissariamento delle province. E bene sottolineare, ironicamente, che non intendiamo imporre nei programmi scolastici corsi di commissariamento delle province.

I testi di legge quindi, di per sé, spiegano tutto, ma si insinua continuamente che la teoria gender è inserita con cavalli di Troia difficili da vedere, ma che si possono leggere tra le righe. Ho discusso, sui social o via mail, con persone che riportano questa tesi, nessuno ha saputo spiegarmi dove sarebbero questi cavalli di Troia, ma piuttosto si sono riferiti a episodi capitati in Germania o in Francia oppure, per esempio a Il gioco del rispetto delle scuole di Trieste. Ebbene ho voluto informarmi su questo gioco che i giornali hanno dipinto come pornografico in cui i bambini sono invitati a toccarsi lun con laltra. Sorpresa! Nulla di tutto ciò. Ho fatto il lavoro che avrebbero dovuto fare quei giornalisti, ovvero leggermi le regole del gioco e ho scoperto che si tratta principalmente di un memory in cui i bambini devono associare, per esempio, la carta del maestro a quella della maestra, o quella del dottore a quella della dottoressa. Altri giochi previsti hanno più o meno sempre lo stesso tema. Il gioco più incriminato invita i bambini a scoprire il proprio corpo sentendo il cuore o i polmoni durante una fase di riposo e una fase di attività fisica. I polmoni e il cuore!! Sempre lo stesso gioco prevede che i bambini possano sentirsi a vicenda sempre il cuore e il respiro, con il regolamento che suggerisce fortemente luso di uno stetoscopio. In questo modo i bambini imparano che i corpi dei maschietti e delle femminucce funzionano allo stesso modo nonostante le differenze. Chi ha inventato il gioco scrive che, in questa fase, possono nascere DAI BAMBINI domande sulle differenze fisiche, anche riguardanti i genitali e prescrive agli insegnanti di spiegare bene cosa siano nominando gli organi genitali senza timore. I bambini sono curiosi di conoscere ed è il tabù della società che fa sì che i genitali diventino una parte scabrosa di cui vergognarsi, non la natura in sé. In tutto questo mi chiedo dove sia la pornografia. A questo link comunque potete leggere il regolamento completo del gioco, per smontare definitivamente ogni bufala sul tema.

Ne abbiamo lette di tutti i colori in questi giorni, tra cui quella che le direttive OMS vorrebbero che si insegnasse la masturbazione e la pornografia a scuola. Ovviamente non è così, sembra quasi pleonastico dirlo. Il documento OMS sulleducazione sessuale e affettiva è facilmente reperibile e lo potete leggere per intero a questo link. Si capisce fin dallinizio che il documento parte dallosservazione della sfera sessuale e affettiva dei bambini per fornire agli educatori i metodi migliori per affrontare le fasi di crescita. Credo che sia oggettivamente vero che uneducazione sessuale ed affettiva, ovviamente dimensionata sulletà, sia fondamentale fin dalla più tenera età e aggiungo che in questo campo la Buona Scuola è addirittura troppo conservativa. Per assurdo, una delle tesi dei no-gender, per cui il nostro sesso è ben definito fin dal concepimento (cosa che ovviamente nessuno si è mai sognato di negare), è comune con con i principi dellOMS che sottolinea come il sesso e lidentità di genere si sviluppino fin dai primissimi anni durante il processo di socializzazione primaria. Sarebbe troppo lungo analizzare qui il documento OMS, ma possiamo pensare di farlo assieme dividendoci il lavoro. Solo per fare un piccolo esempio, mi limito a segnalare che con la famigerata masturbazione precoce si intende semplicemente il processo naturale con cui il bambino toccandosi scopre il proprio corpo e scopre che alcune zone creano piacere. La masturbazione precoce non si può insegnare, avviene naturalmente nel bambino e le indicazioni OMS servono ad aiutare genitori ed educatori ad affrontare in modo positivo questa fase di crescita. Quando ci si ferma alle parole senza voler capire, si creano dei mostri.

Detto tutto ciò, voglio darvi altri contributi che affronterò velocemente e la cui lettura spero possa esservi utile. Non ho volutamente detto allinizio che la teoria gender non esiste, ma esistono i gender studies e che nessuno nega la differenza biologica tra uomo e donna, ma secondo una letteratura sociologica consolidata (tra laltro non solo di ispirazione gender) i concetti di mascolinità e di femminilità sono culturalmente indotti. Ovvero la natura ci dice se siamo maschi e femmine, ma il cosa vuole dire essere maschi o essere femmina è costruito culturalmente. In questo articolo della bioeticista Chiara Lalli trovate una ricostruzione molto ben appropriata del tema. E bene qui sottolineare come molte volete vengano esposti, a riprova della malvagità della teoria gender, esperimenti bestiali svolti negli Stati Uniti o in altri paese. Oltre ad invitare a verificare sempre che queste storie siano vere, credo che in certi casi la risposta sia molto semplice. Sulla scia di tante ottime idee si sono creati mostri, i gender studies non sono diversi. Sono unottima idea, che ha contribuito allemancipazione della donna e degli omosessuali, ma anche al vivere meglio la propria sessualità per tutti. Ciò detto sono esistite persone che hanno voluto portare allestremo il concetto, deformandolo e finendo per portare avanti teorie ed esperimenti mostruosi. Lo sviluppo scientifico e tecnico migliora la nostra vita, ma porta anche alla costruzione di armi sempre più terribili, le religioni sono sempre intrise di messaggi di pace, ma nella storia e ancora oggi sono utilizzate per giustificare le peggiori atrocità. Quindi sì, anche i gender studies sono utilizzati per inseguire sogni folli e crudeli, ma ciò non li rende negativi. I crimini commessi in nome di questa o di altre idee, vanno perseguiti e MAI giustificati.


Va infine riconosciuto che anche il mondo cattolico si sta muovendo per smontare la bufala. Una tendenza dei movimenti ultracattolici è proprio quella di volersi mostrare come gli unici rappresentanti di noi cattolici. Io a questo mi ribello con forza! Per questo motivo vi inoltro anche questo testo del teologo Christian Albini che parla di come invece i gender studies sono unoccasione da non perdere per il cristianesimo, o questa lettera di madri cattoliche alle associazioni della Diocesi di Parma. E bene sapere che vi sono tante persone che stanno cercando di informarsi, leggere e capire e che assieme a loro possiamo costruire un messaggio corretto che informi le famiglie di quale trappola è tesa loro da chi, col pretesto di difendere i loro figli, vuole solo creare allarmismi su cui pontificare.

Laura Puppato