martedì 29 novembre 2011

"Depositato DDL del PD sulla cittadinanza agli immigrati"

Finocchiaro: "Ora legge entro il 2011". Marino: "Un bambino che nasce in Italia è italiano, punto"

pubblicato il 22 novembre 2011 , 1256 letture
"Il PD alla Camera e al Senato ha presentato disegni di legge sul tema della cittadinanza agli immigrati nati in Italia", ha ribadito Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del PD al Senato. "Io dico che in Parlamento ora ci sono le condizioni, grazie anche alla sollecitazione del Presidente della Repubblica, per una rapida approvazione di queste proposte entro la fine del 2011. Possiamo lavorare affinché il prossimo anno sia di speranza per molte famiglie immigrate".
"Il Capo dello Stato ha anche oggi colto un'importante occasione per pronunciare parole di saggezza e grande civiltà ispirate ai principi della nostra Costituzione - ha proseguito Anna Finocchiaro - è giunto il momento che l'Italia conceda la cittadinanza ad ogni nato sul proprio suolo, a prescindere dalle origini dei genitori. E' una norma di civiltà che apre il nostro Paese alle prospettive di multiculturalismo necessarie per affrontare i fenomeni della nostra epoca. Tanto più che in questo momento si possono costruire in Parlamento le condizioni per approvare in fretta una legge per il riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia".
"Un bambino senza cittadinanza sarà sempre uno straniero in un Paese che invece vive e sente come proprio. Con il disegno di legge presentato dal PD, si afferma un principio semplice: un bambino che nasce in Italia è italiano, punto". Così Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico, che oggi ha depositato un disegno legge firmato da 113 senatori (e a seconda firma della capogruppo Anna Finocchiaro) che modifica la legge n. 91 del 5 febbraio 1992 e prevede l'attribuzione della cittadinanza ad ogni nato sul territorio italiano indipendentemente da quella dei genitori.
 
"Il multiculturalismo e il confronto fra diverse identità culturali sono risorse sulle quali investire - aggiunge Marino - discriminare l'infanzia, compromettere la crescita equilibrata dei bambini che nascono in Italia da genitori immigrati è incivile: il nostro Paese non può più permettersi di vivere nell'intolleranza e nell'arretratezza culturale. Con buona pace di quella parte del mondo politico che rifiuta la modernità, bisogna fare un passo avanti.".


martedì 15 novembre 2011

A volte ritornano

Come c'era da aspettarsi la Lega Nord fiutando la fine del governo ha mollato Berlusconi e il Pdl dall'abbraccio mortale ed è tornata al ruolo tipico che le riesce meglio ossia quello del partito ultraterritoriale e secessionista degli anni novanta. Riaperto il Parlamento del Nord (???) riprese dai cassetti le vecchie litanie, se ne va all'opposizione del governo Monti senza neanche andare alla consultazioni per sapere cosa il professore ha in mente. Ma stavolta il giochetto di riconquistarsi la verginità non riuscirà perchè 8 anni di governo passati a Roma ladrona che hanno prodotto tra l'altro il livello di tassazione più elevato della storia italiana e una crescita pari allo zero non si dimenticano. E un federalismo tanto sbandierato che per ora vede le amministrazione locali alla fame. Buona opposizione!

giovedì 10 novembre 2011

Berlusconi 1994-2011 è davvero finita?

Ultimi giorni del governo Berlusconi e poi forse l'incubo del caimano diventerà un ricordo. Si lascia dietro un paese in ginocchio, attaccato dalla speculazione finanziaria, con una credibilità internazionale ai minimi termini con addirittura gli ispettori europei a monitorare le nostre azioni come detenuti in libertà vigilata. La sua responsabilità su questa situazione è grande. Le grandi riforme non realizzate, il miracolo italiano sempre promesso, la negazione dei problemi e della crisi. Una politica del uomo solo al comando attorniato da cortigiani adulanti e nemici da inventare per distogliere l'attenzione dai suoi fallimenti. E' la politica piegata agli interessi privati e giudiziari basata sul consenso e non sulla lungimiranza di scelte magari diffcili. Senza dimenticare le alleanze di comodo con partiti come la Lega, secessionista, antieuropea che lo ha sorretto fino ad oggi in cambio di un federalismo ancora nel limbo. Ora basta, si cambi pagina e si torni alla normalità. Basta populismi e promesse miracolistiche, servono persone serie, sobrie al servizio del bene comune. L'Italia non può più aspettare.

domenica 6 novembre 2011

Roma 5 Novembre 2011

Nessun partito oggi saprebbe mobilitare tanta gente come ieri a Roma. Una piazza pacifica e festosa ma anche decisa nel chiedere finalmente una svolta in questo Paese in declino. Via questo governo e subito il PD protagonista per una nuova pagina di ricostruzione democratica e sociale. Noi di Tezze su Brenta c'eravamo assieme a tanti amici della provincia di Vicenza. W il PD! e W l'Italia