domenica 9 febbraio 2014

LEGGE DI STABILITA' 2014

LE 10 COSE POSITIVE DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2014
  1. Per i lavoratori dipendenti. Quelli con reddito lordo annuo tra 8.001 e 15.000 euro e per quelli con reddito lordo annuo tra 15.001 e 55.000 diminuisce l’IRPEF, grazie all’aumento della detrazione. Per esempio, i lavoratori che percepiscono un reddito lordo annuo tra 15.001 e 20.000 euro registreranno un sollievo fiscale pari a un risparmio di 152 euro.
  2. Per gli “esodati”. Altri 6.000 i lavoratori saranno ammessi al pensionamentocon le vecchie regole.
  3. Per le Università. Incremento di 150 milioni di euro per il 2014 il Fondo per il finanziamento ordinario delle Università.
  4. Per le imprese. Si rende più conveniente il lavoro stabile, tagliando i costi per le imprese per un totale di 1,2 miliardi di euro per il 2014.
    • Deduzione dall’IRAP del costo del personale per i nuovi assunti a tempo indeterminato.
    • 1 miliardo per la riduzione dei contributi INAIL versati dalle aziende.
    • Restituzione completa del contributo addizionale ASPI 1,4% nel caso di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
  5. Per lo sviluppo. Stanziamento di 300 milioni di euro complessivi per il triennio 2014-2016 di finanziamenti agevolati per investimenti volti al rafforzamento della struttura produttiva del nostro Paese.
  6. Per i Comuni. Nel Patto di Stabilità si prevede che non siano considerati – per un importo complessivo di 1 miliardo di euro per il 2014 – i pagamenti in conto capitale (ossia quelli destinati agli investimenti) sostenuti dai Comuni.
  7. Per i trasporti. Stanziamento di oltre 1 miliardo si euro, nel triennio, per la rete ferroviaria italiana. 240 milioni di euro per l’AV Milano Venezia (tratta Brescia Padova).
  8. Per casa ambiente. Proroga a tutto il triennio 2014-2016 gli sconti per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico con detrazioni pari rispettivamente al 50% e al 65% per il 2014 e al 40% e al 50% per il 2015-2016.
  9. Per il territorio. 110 miliardi di euro nei prossimi sette anni per le politiche di coesione territoria.
    • 24 miliardi di euro di quota di compartecipazione nazionale (che si aggiungono ai quasi 30 miliardi di fondi strutturali UE).
    • 54,8 miliardi di euro per il Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fondo Fas) per il 2014-2020 per infrastrutture.
  10. Ancora per i Comuni. La IUC (Imposta Unica Comunale) vuol dire piena autonomia. Essa comprende IMU (su immobili non adibiti ad abitazione principale), TARI (tassa per coprire i costi del servizio raccolta rifiuti) e TASI (tassa sui servizi indivisibili offerti dai Comuni).
    (N. B.: l’obiettivo da perseguire è quello che IMU e TASI non potranno superare l’IMU del 2012. Le aliquote sono ancora in via di definizione, in un tavolo di lavoro tra Governo e Anci, soprattutto per consentire ai sindaci ampi margini di manovra sulle detrazioni nei confronti delle categorie che sono esentate o che pagano in misura ridotta).
Fonte: newsletter sen,Rosanna Filippin

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