LE 10 COSE POSITIVE DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2014
- Per i lavoratori dipendenti. Quelli con reddito lordo annuo tra 8.001 e 15.000 euro e per quelli con reddito lordo annuo tra 15.001 e 55.000 diminuisce l’IRPEF, grazie all’aumento della detrazione. Per esempio, i lavoratori che percepiscono un reddito lordo annuo tra 15.001 e 20.000 euro registreranno un sollievo fiscale pari a un risparmio di 152 euro.
- Per gli “esodati”. Altri 6.000 i lavoratori saranno ammessi al pensionamentocon le vecchie regole.
- Per le Università. Incremento di 150 milioni di euro per il 2014 il Fondo per il finanziamento ordinario delle Università.
- Per le imprese. Si rende più conveniente il lavoro stabile, tagliando i costi per le imprese per un totale di 1,2 miliardi di euro per il 2014.
- Deduzione dall’IRAP del costo del personale per i nuovi assunti a tempo indeterminato.
- 1 miliardo per la riduzione dei contributi INAIL versati dalle aziende.
- Restituzione completa del contributo addizionale ASPI 1,4% nel caso di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
- Per lo sviluppo. Stanziamento di 300 milioni di euro complessivi per il triennio 2014-2016 di finanziamenti agevolati per investimenti volti al rafforzamento della struttura produttiva del nostro Paese.
- Per i Comuni. Nel Patto di Stabilità si prevede che non siano considerati – per un importo complessivo di 1 miliardo di euro per il 2014 – i pagamenti in conto capitale (ossia quelli destinati agli investimenti) sostenuti dai Comuni.
- Per i trasporti. Stanziamento di oltre 1 miliardo si euro, nel triennio, per la rete ferroviaria italiana. 240 milioni di euro per l’AV Milano Venezia (tratta Brescia Padova).
- Per casa e ambiente. Proroga a tutto il triennio 2014-2016 gli sconti per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico con detrazioni pari rispettivamente al 50% e al 65% per il 2014 e al 40% e al 50% per il 2015-2016.
- Per il territorio. 110 miliardi di euro nei prossimi sette anni per le politiche di coesione territoria.
- 24 miliardi di euro di quota di compartecipazione nazionale (che si aggiungono ai quasi 30 miliardi di fondi strutturali UE).
- 54,8 miliardi di euro per il Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fondo Fas) per il 2014-2020 per infrastrutture.
- Ancora per i Comuni. La IUC (Imposta Unica Comunale) vuol dire piena autonomia. Essa comprende IMU (su immobili non adibiti ad abitazione principale), TARI (tassa per coprire i costi del servizio raccolta rifiuti) e TASI (tassa sui servizi indivisibili offerti dai Comuni).
(N. B.: l’obiettivo da perseguire è quello che IMU e TASI non potranno superare l’IMU del 2012. Le aliquote sono ancora in via di definizione, in un tavolo di lavoro tra Governo e Anci, soprattutto per consentire ai sindaci ampi margini di manovra sulle detrazioni nei confronti delle categorie che sono esentate o che pagano in misura ridotta).
Fonte: newsletter sen,Rosanna Filippin
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