Il tema profughi e flussi
migratori è talmente delicato e di difficile gestione che andrebbero bandite
tutte le strumentalizzazioni, le facili demagogie, le esternazioni estemporanee
nelle quali il primo cittadino di Tezze sul Brenta, Valerio Lago è assoluto
protagonista nella stampa locale. Il Governo italiano sta compiendo uno sforzo
immane per impedire che il Mediterraneo continui a inghiottire i corpi di
disperati, spesso bambini, che partono da paesi in guerra alla ricerca di salvezza
e faticosamente sta pressando l’Europa affinché
si faccia carico del problema. In attesa di soluzioni però non si può girare la
testa dall’altra parte per non vedere l’emergenza, che diventa meno pressante
se affrontata condividendone gli oneri e le responsabilità. Fare
dell’accoglienza di poche unità di persone, temporaneamente, in attesa di una
sistemazione definitiva che spesso è fuori dall’Italia, una questione meramente
economica è la mistificazione della realtà. Tantomeno un problema di ordine pubblico.
Il sindaco Lago afferma che per dare qualcosa ai profughi lo dovrebbe togliere
ai cittadini di Tezze. Falso, il costo sarebbe a carico dello Stato. Purtroppo
ai cittadini di Tezze viene già tolto troppo visto il livello di tassazione
locale imposta da questa amministrazione. Il comune di Tezze non avrebbe i
mezzi economici per aiutare i propri cittadini in difficoltà e quindi ancor
meno 3-4 profughi. Falso. L’amministrazione Lago in questi anni ha fatto
lievitare le spese correnti per far funzionare la macchina comunale di
centinaia di migliaia di euro, con un gestione a dir poco discutibile dei soldi
dei cittadini, inoltre ha messo in campo un piano di opere pubbliche da milioni
di euro con la quale ha alimentato la propaganda nell’ultima campagna
elettorale. Opere tra l’altro sproporzionate rispetto alle reali esigenze che
sarebbero ad esempio una maggiore attenzione al sociale ed all’aiuto di quelle
persone che a detta del sindaco bussano tutti i giorni alla sua porta. La
realtà purtroppo è che ancora una volta emerge nelle esternazioni e nelle
azioni del primo cittadino di Tezze, la sua matrice ideologica leghista, buona
per far il pieno di voti alimentando le insicurezze dei cittadini. Usare i
crocefissi o le radici cristiane a fini elettorali per poi dimenticarne i
valori di solidarietà e tolleranza è quanto meno meschino. Tezze sul Brenta è una
comunità solidale e generosa e le esternazioni del sindaco non la rappresentano
e non ci rappresentano.
Luca Mocellin
segretario Partito Democratico Tezze
sul Brenta
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