sabato 26 luglio 2014

COMUNICATO STAMPA

Il tema profughi e flussi migratori è talmente delicato e di difficile gestione che andrebbero bandite tutte le strumentalizzazioni, le facili demagogie, le esternazioni estemporanee nelle quali il primo cittadino di Tezze sul Brenta, Valerio Lago è assoluto protagonista nella stampa locale. Il Governo italiano sta compiendo uno sforzo immane per impedire che il Mediterraneo continui a inghiottire i corpi di disperati, spesso bambini, che partono da paesi in guerra alla ricerca di salvezza e  faticosamente sta pressando l’Europa affinché si faccia carico del problema. In attesa di soluzioni però non si può girare la testa dall’altra parte per non vedere l’emergenza, che diventa meno pressante se affrontata condividendone gli oneri e le responsabilità. Fare dell’accoglienza di poche unità di persone, temporaneamente, in attesa di una sistemazione definitiva che spesso è fuori dall’Italia, una questione meramente economica è la mistificazione della realtà. Tantomeno un problema di ordine pubblico. Il sindaco Lago afferma che per dare qualcosa ai profughi lo dovrebbe togliere ai cittadini di Tezze. Falso, il costo sarebbe a carico dello Stato. Purtroppo ai cittadini di Tezze viene già tolto troppo visto il livello di tassazione locale imposta da questa amministrazione. Il comune di Tezze non avrebbe i mezzi economici per aiutare i propri cittadini in difficoltà e quindi ancor meno 3-4 profughi. Falso. L’amministrazione Lago in questi anni ha fatto lievitare le spese correnti per far funzionare la macchina comunale di centinaia di migliaia di euro, con un gestione a dir poco discutibile dei soldi dei cittadini, inoltre ha messo in campo un piano di opere pubbliche da milioni di euro con la quale ha alimentato la propaganda nell’ultima campagna elettorale. Opere tra l’altro sproporzionate rispetto alle reali esigenze che sarebbero ad esempio una maggiore attenzione al sociale ed all’aiuto di quelle persone che a detta del sindaco bussano tutti i giorni alla sua porta. La realtà purtroppo è che ancora una volta emerge nelle esternazioni e nelle azioni del primo cittadino di Tezze, la sua matrice ideologica leghista, buona per far il pieno di voti alimentando le insicurezze dei cittadini. Usare i crocefissi o le radici cristiane a fini elettorali per poi dimenticarne i valori di solidarietà e tolleranza è quanto meno meschino. Tezze sul Brenta è una comunità solidale e generosa e le esternazioni del sindaco non la rappresentano e non ci rappresentano.


Luca Mocellin

segretario Partito Democratico Tezze sul Brenta

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